L’Anima non solo esiste ma è stato possibile localizzarla in alcune zone del cervello attraverso le mie ricerche durate alcuni decenni. Se non è possibile dire niente riguardo all’origine divina dell’Anima, averne individuata scientificamente la sede nel cervello permette di potere avere più informazioni sulle malattie della psiche e suo ruolo nella salute mentale e fisica dell’uomo. Le malattie della psiche andrebbero chiamate malattie dell’Anima perché questa è la sola struttura della psiche che si ammala. Conoscerla bene vuol dire avere armi più potenti per curarle. Le grandi religioni hanno da sempre condizionato negativamente l’uomo con le loro visioni sull’Anima, nel tentativo di aiutarlo a sconfiggere la paura della morte e di liberarlo dalle passioni negative. L’Anima, il motore della nostra vita è stata così da sempre gestita in maniera magica dai filosofi e dagli uomini di chiesa. La scienza l’ha trascurata e quando Freud per primo ne intuì la presenza nella psiche non ebbe il coraggio di chiamarla con il suo vero nome, ma si limitò a definirla in maniera limitativa con il nome di Es.
Oggi la psiche e l’Anima in essa contenuta può essere rivisitata alla luce delle più moderne scoperte dei neuroscienziati di tutto il mondo che permettono un superamento deciso delle vecchie teorie freudiane e junghiane. Solo con le nuove acquisizioni sarà possibile curare in profondità le malattie mentali, di cui siamo affetti se pur con diverse sfumature di gravità un po’ tutti. I risultati possono essere nettamente superiori a quelli attuali, ancora limitati per la scarsa conoscenza che gli specialisti della psiche (psicologi, psichiatri e psicoterapeuti) hanno del cervello, il meraviglioso organo che contiene la psiche
Ott 032016