In India ho visto spesso grandi elefanti legati ad un paletto conficcato nel suolo, con una catena che imprigionava una delle loro zampe. Eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri. E anche se la catena era grossa mi pareva ovvio che animali del genere potessero liberarsi facilmente di quel paletto e fuggire.
Che cosa li teneva così passivamente bloccati?
Gli elefanti non scappavano perché erano stati legati a un paletto simile fin da quando erano molto, molto piccoli. Si trattava di un semplice stratagemma che avrebbe dato risultati sorprendenti.
Provate ad immaginare un elefantino indifeso appena nato, legato ad un paletto che prova a spingere, tirare e suda nel tentativo di liberarsi, ma nonostante gli sforzi non ci riesce perché quel paletto è troppo saldo per lui. Così dopo vari tentativi un giorno si rassegna alla propria impotenza.
Quell’elefante, divenuto enorme e possente, una volta legato allo stesso paletto non scappa perché crede di non poterlo fare: sulla sua pelle è impresso il ricordo dell’impotenza sperimentata e non torna mai più a provare, convinto di non essere capace di liberarsi di quel paletto.
Anche noi facciamo spesso come quell’elefante: siamo convinti che non possiamo fare un sacco di cose semplicemente perché in passato, molto tempo, fa ci avevamo provato ed avevamo fallito. La colpa è dei genitori e gli adulti che condizionano l’Anima del bambino con false paure e mancanza di attestazioni di affetto e di fiducia. Questo avviene nella maggior parte di noi perché viviamo in una società che non si interessa dell’equilibrio mentale dei bambini. Così siamo costretti a desistere e rinunciare alla nostra libertà che vuol dire rinunciare a realizzare tutti i nostri desideri. Dunque rinunciare alla felicità. Una voce interna sembra dirci: “Non posso, non posso e non potrò mai!”.
L’unico modo per sapere se possiamo farcela è provare di nuovo mettendoci tutta la nostra Anima. Lo so che non è facile, talvolta sembra addirittura impossibile ma io sono qui proprio per aiutarvi (Scuola di Scienza della Felicità).