Set 112016
Riflessioni sul cervello

La conoscenza di come funziona la mente è stata per me indispensabile perché mi ha permesso di approdare quello stato di meditazione continua che ho definito la vera estasi. Ne è derivato uno straordinario senso di benessere e di equilibrio psichico che ha dato origine alla mia crescita spirituale. Per capire cosa significhi crescita spirituale bisogna perciò partire dalla piena conoscenza di termini come Cervello, Mente, Anima e Spirito che ho raccolto in quattro riflessioni.
Il termine cervello è sicuramente quello più semplice da definire e comprendere. Tutti sanno che il nostro corpo è fatto di cellule diverse tra di loro ma tutte unite in organi e sistemi che lavorano in sincronia per farci vivere al meglio. Alla stessa maniera è chiaro a tutti che il cervello è uno degli organi più importanti del nostro corpo ed è formato da cellule specializzate che si chiamano neuroni. I neuroni derivano, come tutte le altre cellule del nostro corpo, dalla prima cellula embrionale, la cellula staminale formata dall’unione tra ovulo e spermatozoo. Nelle prime fasi della
formazione del feto, non è possibile distinguere le cellule nervose dalle altre, ma una volta che la parte craniale del feto inizia a differenziarsi, le cellule che la compongono cominciano ad effettuare straordinari cambiamenti. Di colpo, al contrario di come fanno quasi tutte le altre cellule del corpo, perdono la capacità di moltiplicarsi, mantenendo questa caratteristica fino alla nostra morte, come ad indicare il loro ruolo di memoria e di controllo su tutte le attività del nostro corpo. Le cellule destinate a divenire neuroni cambiano a questo punto solo la loro forma, che da rotonda diventa irregolare e si formano una serie di propaggini, i dendriti e i nevriti, grazie ai quali si mettono in contatto con gli altri neuroni vicini. Si tesse così quella straordinaria rete di comunicazione che è alla base del sistema nervoso, poeticamente definito dal neurofisiologo inglese Charles Sherrington come un telaio incantato. Soffermiamoci un attimo, per comprendere meglio cosa sia il cervello, organo tanto meraviglioso quanto complesso che ha raggiunto nella nostra specie il maggiore sviluppo. Le sue dimensioni, rispetto a quello degli altri primati, risultano assolutamente sproporzionate, perché in rapporto alla massa corporea, ha una grandezza tre volte superiore. Grosso all’incirca come un pompelmo, ha un peso che può variare da uno fino, in casi eccezionali, a due chili. Con la sua superficie disegnata come quella di una spugna e la consistenza di un budino rappresenta un mirabile equilibrio di struttura: è infatti abbastanza compatto per non schiacciarsi sul fondo della scatola cranica, ma sufficientemente morbido da potere essere scavato con un grissino. E’ formato da più di cento miliardi di cellule nervose, i neuroni, collegati tra di loro da milioni di miliardi di collegamenti chiamati sinapsi. Utilizza a riposo il 20% dell’energia prodotta dal corpo umano, anche se in peso ne costituisce solo il 2%. È stato progettato dall’evoluzione, che attraverso prove ed errori durati più di 400 milioni di anni, assemblando parti secondo la legge del caso e della necessità, è giunta a realizzare l’unico organo dell’Universo che a quanto si sappia è capace di avere la consapevolezza soggettiva di se stesso e del mondo che lo circonda. Il cervello è formato da strutture nervose che si sono formate in tre tappe successive negli organismi viventi dai quali l’uomo discende. Un po’ come succede in un sito archeologico o con gli strati geologici delle montagne, anche il nostro cervello sarebbe il risultato finale di tre sedimenti stratificatisi durante l’evoluzione. Il primo archipallium o cervello primitivo, costituito dal cervelletto e dal bulbo spinale corrisponde al cervello rettile ed è sede degliistinti primari e delle funzioni vitali. Presiede alle attività riflesse quali il respiro, il battito cardiaco, la digestione e la locomozione. Il secondo, il paleoencefalo (paleopallium o cervello intermedio) costituito dal sistema limbico, corrisponde nella scala evolutiva al cervello dei mammiferi, specie di quelli più antichi ed è coinvolto nell’elaborazione delle emozioni. Infine il più recente, il neoencefalo (neopallium o neocortex) chiamato anche cervello superiore, costituito dagli emisferi cerebrali dove si trova la corteccia cerebrale, è esclusivo dei primati ed è sede di tutte le funzioni cognitive e razionali. Costituisce la tappa finale del cammino che parte dalla scimmia antropomorfa e arriva all’uomo, la tappa della rivoluzione: emozioni animali, genialità artistica, creatività scientifica e coscienza si compenetrano nello stesso organo, coordinate in una struttura, la mente.


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